selfie cancellati, errori 2.0
A volte, credetemi, cresce in me la sensazione di essere diventata insopportabile.
Stamattina ho sfogliato i giornali (a dire il vero li ho sfogliati ora dopo una giornata intensa) perché immaginavo di trovare da qualche parte un commento sul selfie di Renzi prima lanciato su Twitter e poi cancellato immediatamente.
Ho fatto una sommaria ricerca sulle principali testate giornalistiche italiane grazie alle comodità che offrono i file in pdf e ho trovato ben poco.
Sia chiaro: il fatto in sé non è una notizia bomba che genera il buco qualora si decidesse di ignorarla. Però io un’analisi sulla questione – per quanto molto sintetica – l’avrei fatta.
Perché fa scalpore un tweet con un selfie di brutta fattura prima lanciato in Rete e poi cancellato? Io dico perché dimostra che sul web la comunicazione sembra facile ma non lo è.
Perché? Per una serie di motivi…
Perché il web ti dà l’impressione di essere figo in un determinato momento tanto da spingerti a fare qualcosa che – tolto il fascino dell’immediatezza – spesso non faresti.
Perché se commetti un errore (tipo lanciare un messaggio per sbaglio on line) sei fregato a vita, specie se la cosa è compromettente.
Perché se metti una cosa e poi la cancelli, quella cosa resta più in vista che se l’avessi mantenuta pubblicata.
Perché se sei un personaggio pubblico e sei popolare sui social network, devi mettere in conto che buona parte dei tuoi follower è pronta a distruggerti in poco meno di 160 battute.
La lista potrebbe continuare a lungo. Ma forse è meglio finirla qui. L’argomento è troppo vasto per poter essere approfondito in poco tempo e spazio. Ci tornerò più in là. Forse. Per ora, mi basta condividere queste poche considerazioni che – ok, anche io di getto – sto facendo tra me e me da qualche minuto.