giornalismo d’altri tempi
Altro giornalismo, altri tempi. Ma fa sempre un certo effetto rileggere certi scritti.
Porrei enfasi sulle scuse preventive al lettore: “Vi dico solo quello che ho visto io. E vi chiedo preventivamente scusa se vi parrà troppo poco“.
E se l’informazione potesse ripartire seriamente da qui? Da un bagno di #umiltà e #onestà oltre che da un rispetto profondo per i lettori?
“Questa è la storia della battaglia di Budapest e il lettore mi perdoni se la riferiamo con tanto ritardo. Mentre la combattevano, i russi ci tolsero il mezzo di raccontarla; e, in fondo, non ci resta che ringraziarli per averci tolto solo questo. È una storia parziale, naturalmente, come del resto lo sono tutte le storie. Non abbiamo che due occhi e siamo stati costretti a servircene con parsimonia, usandone uno per raccontare ciò che succedeva a Budapest e l’altro per sorvegliare che non succedesse altrettanto a noi. Tenete a mente che nessuno ha visto tutto. Vi dico solo quello che ho visto io. E vi chiedo preventivamente scusa se vi parrà troppo poco” (Indro Montanelli, Corriere della Sera, 1956)