Volkswagen, fake e auto in regalo sul web: siamo tutti creduloni?
Ma veramente con i social media siamo diventati tutti creduloni?
Ieri imperversava su Facebook la strana condivisione di un post – pubblicato per la prima volta da una sedicente pagina Volkswagen Italia: se condividi e metti il colore della macchina che vorresti, potrebbero regalarti una delle automobili “difettate” del cosiddetto dieselgate.
Ovviamente ho letto il post e mi sono fatta una risata. Poi ne ho visti altri. Anche pubblicati da gente che normalmente non cede alle lusinghe di concorsi farsa e bufale che oramai imperversano nel web. E allora sono andata ad “affacciarmi” sulla pagina della sedicente Volkswagen Italia. Tutto nella norma, o quasi, con un punto nel nome che lasciava spazio a qualche dubbio. Ma i milioni di follower gridavano comunque “fidati” a uno sprovveduto visitatore.
Il messaggio apparso su Facebook recitava più o meno così: «Abbiamo 800.000 Volkswagen che non possono essere vendute per problemi di certificazione dei consumi. Dunque le offriremo solamente per i nostri fan gratuitamente». E allora per partecipare al concorso, bastava cliccare “Mi piace”, condividere il post e – facciamocela una risata – anche specificare il colore dell’auto desiderato.
Ci sono cascati in tanti, lo sappiamo. Ma addirittura la vera pagina di Volkswagen Italia è stata costretta ad avvisare con un post su Facebook che quel post – quello della pagina Volkswagen con il punto – era una bufala. La pagina “Volkswagen. Italia” è scomparsa assieme ai sogni e alle automobili che tantissimi increduli utenti di Facebook speravano di guadagnarsi, specificando – e questa cosa a me fa proprio ridere – anche il colore desiderato.
Tutto questo con una riflessione a margine: siamo tutti un po’ creduloni – e questo è innegabile. La storia della Volkswagen ci fa sorridere; ma ci rendiamo conto di quanto sia facile oggi raggirare utenti on line?
Nota a margine (e non solo perché io sono ossessionata da un’informazione credibile e responsabile):
Ho appena postato su Twitter il post pubblicato sul blog. Faccio una breve ricerca con l’hashtag “Volkswagen” per vedere se e quanti hanno pubblicato la notizia e mi imbatto in questo tweet:
Ovviamente nell’articolo non si parla di come ottenere l’automobile – come dice il richiamo su Twitter – ma semplicemente si spiega l’accaduto (la bufala e tutto il resto appresso). Ora, ripeto la mia considerazione sempre più amara: questa logica perversa del click-baiting dove ci porterà?