Se il giornalismo salta fuori dal recinto…
Ieri ho letto l’editoriale con cui Mario Calabresi, direttore de La Stampa, presenta il “salto fuori dal recinto” del suo giornale.
Calabresi descrive le motivazioni che hanno spinto il giornale ad aderire al progetto Amp e a sposare in pieno un interessante discorso che vede uniti Google e una trentina di giornali (in Italia c’è solo La Stampa).
Il discorso sull’Amp è spiegato benissimo in vari articoli, egregiamente raggruppati in questa pagina del sito de La Stampa.
L’editoriale di Calabresi è un vero e proprio monito a mio avviso. Lo è per chi non sa o non vuole cambiare. Per quel giornalismo stantio che si aggrappa alla carta e alla tradizione per non morire ma che accelera solo il processo di invecchiamento e di morte.
Ho letto il pezzo con grande interesse. E l’ho postato su Facebook perché mi avrebbe fatto piacere aprire una discussione sul futuro e sul presente dell’informazione. La discussione non c’è stata. Non so se per pigrizia o per una impreparazione di fondo sull’argomento.
E allora linko qui il pezzo di Calabresi. Un po’ per provocazione; un po’ per promemoria mio e un po’ perché una discussione – accesa e interessante – su un tema così affascinante non mi dispiacerebbe.
Il giornalismo della Stampa fuori dal recinto: la nostra sfida per i prossimi 150 anni.